martedì 17 giugno 2014

L'omicida bambino


Barbablù di Gustave Doré

È sempre la stessa storia. Ci sono troppi uomini–bambini in questo paese. Sono convinta, sì, che ci sia un problema specifico tutto italiano. Non mi riferisco al femminicidio in generale, anche se noi, in classifica, stiamo molto in alto, ma a una tipologia particolare: quella dell’uomo così debole, che non sa prendersi responsabilità, curarsi dei figli se non all’interno della famiglia e delegando per solito alla compagna la questione. Un uomo-bambino gentilissimo, che chiede scusa  e permesso, che dice buongiorno per strada e che lascia il posto sull’autobus alle signore anziane. “Con il divorzio i figli sarebbero restati”. Così, più o meno, ho letto poco fa dalle sue dichiarazioni. Era solo innamorato di un’altra che oltretutto non era minimamente interessata a lui. E per affermare un proprio sentimento, un sentimento senza domani, per affermare la propria esistenza, ha dovuto uccidere la sua compagna e i suoi due piccolissimi figli. Ma si sa, come hanno detto i soliti vicini, quella era una famiglia normale e lui, lui, tanto gentile e buono.
Forse, ancora una volta, dovremmo riflettere sull’idea che abbiamo di famiglia, di amore, di responsabilità e di gentilezza. L’aggressività e la rabbia sono sentimenti umani: bisogna saperli esprimere anche nelle relazioni d’amore e non farli scoppiare improvvisi, come fanno, appunto, quelli che ancora devono crescere. 

2 commenti:

  1. anna milazzo17 giugno, 2014

    non sono sicura che si tratti solo di infantilismo maschile...

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    1. Infantilismo in questo caso non è un'attenuante, ma si accompagna a "vigliaccheria", "irresponsabilità", incapacità di coinvolgersi e di rischiare, eccetera.

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Scrivere in un blog è come chiudere un messaggio in una bottiglia e affidarla alle onde. Per questo i commenti sono importanti. Sono il segno che qualcuno quel messaggio lo ha raccolto. Grazie in anticipo per chi avrà voglia di scrivere qui, anche solo e semplicemente per esprimere la propria sintonia emotiva.